Tempo fino al 31 dicembre per usufruire della riduzione dell’imposta di registro per chi acquista un terreno agricolo e si impegna a piantare alberi.

L’opinione pubblica è sempre più attenta alle tematiche ambientali e anche la politica prova a dare il suo contributo. Dagli scioperi nelle piazze dei ragazzi del Fridays for future al Green Deal europeo, alcuni interventi chirurgici presenti tra le pieghe delle leggi rischiano di non avere il risalto che meriterebbero.

Parliamo dell’emendamento approvato nella conversione in legge del Decreto Agosto, che riduce l’imposta di registro per chi acquista un terreno agricolo e si impegna a piantare alberi.

Cosa cambia

La normativa vigente prevede un’imposta di registro pari al 15% del prezzo pagato per l’acquisto del terreno e la stessa non può comunque essere inferiore a 1000 euro.

La legge di conversione del Decreto Agosto è entrata in vigore lo scorso 14 ottobre. La misura è stata inserita nell’art. 51, dal comma 1-ter al comma 1-sexies.

L’emendamento riduce l’imposta all’1% se l’acquirente si impegna a destinare il terreno per almeno 30 anni all’imboschimento, effettuando la piantumazione entro 12 mesi dall’acquisto. È richiesta una densità non inferiore a 250 alberi per ettaro. Inoltre viene eliminato il limite minimo di 1000 euro.

«Chi pianta alberi va premiato perché rende un importante servizio e alla collettività. È infatti noto che gli alberi producono ossigeno, sottraendo anidride carbonica, purificano l’aria dagli inquinanti, combattono i cambiamenti climatici mitigando gli effetti del riscaldamento globale, proteggono il suolo dal rischio idro-geologico, aumentano la biodiversità e contribuiscono al benessere psico-fisico dell’uomo» afferma il Senatore Dino Mininno in un post su Facebook dove presenta il suo emendamento.

Obblighi e scadenze

Ai fini dell’applicazione dell’aliquota di cui al comma 1-ter (1%), la dichiarazione di destinazione del terreno all’imboschimento deve essere resa dall’acquirente nell’atto di acquisto. Inoltre, in caso di mancato rispetto delle predette condizioni, sono dovute le imposte nella misura ordinaria, nonché una sovrattassa pari al 30 % delle stesse imposte.

Il beneficio è limitato al 31 dicembre 2020 al fine di verificarne gli effetti nel breve periodo.

La prossima legge di bilancio potrebbe prevedere la possibilità di una proroga o la sua definitiva permanenza nell’ordinamento.