Firmare un referendum o una legge di iniziativa popolare online? Da oggi si può! Ecco come.

È finalmente online la piattaforma del Governo che permette di sottoscrivere proposte referendarie e leggi di iniziativa popolare direttamente dal web.

Ad annunciarlo è stato ieri Riccardo Magi di +Europa, autore dell’emendamento al Decreto Semplificazioni che ha dato spinta propulsiva al procedimento. Dopo l’approvazione del suo emendamento nel 2021, infatti, è seguita nelle settimane scorse l’approvazione dei decreti attuativi del governo Draghi che hanno reso possibile la creazione di questo importante passo verso il processo di «digitalizzazione dei diritti politici», come lo ha definito lo stesso Magi.

L’emendamento si integra con la previsione della legge di Bilancio 2021 che ha consentito l’uso della firma digitale a partire dal 1° gennaio 2022 per la raccolta delle firme sulle richieste di referendum o le leggi di iniziativa popolare.

Grazie all’emendamento Magi, la raccolta delle firme digitali avviene tramite l’apposizione di una marca temporale sulla firma per attestare che sia avvenuta nel periodo previsto di raccolta. In questo modo, i Comitati promotori dei referendum o delle leggi di iniziativa popolare possono mettere subito online i loro quesiti referendari o le loro proposte di legge e i cittadini sottoscriverli con Firma Elettronica Qualificata oppure con le proprie credenziali SPID (e prossimamente anche la CIE).

Il firmatario riceve copia del documento sottoscritto e il sistema manda automaticamente una PEC al Comune delle liste elettorali in cui è iscritto il sottoscrittore per mettere a disposizione del comitato promotore i documenti sottoscritti, le informazioni relative all’invio delle PEC, l’elenco dei sottoscrittori che hanno fornito il consenso ad essere contattati dal comitato promotore.

Da quanto si apprende dai giornali, la piattaforma mette «a disposizione del sottoscrittore le specifiche indicazioni previste dalla legge», ne acquisisce i dati e la proposta, e attribuisce «una data certa mediante uno strumento di validazione temporale elettronica qualificata». Entro due giorni, si deve rendere «disponibile alla sottoscrizione la proposta».