È stata approvata oggi, mercoledì 30 dicembre, la Legge di Bilancio 2021. Scopriamo insieme cosa prevede!

Il Senato ha approvato la Legge di Bilancio 2021. Si tratta di una manovra da 40 miliardi di euro che stanzia fondi nel campo di sanità, ambiente, scuola, servizi pubblici e prevede sgravi fiscali a sostegno dei datori di lavoro per sostenere l’occupazione giovanile e femminile.

Dal momento che sono molteplici i settori di intervento della Legge di Bilancio 2021, sarà oggetto di approfondimento in più articoli a seconda degli interventi statali previsti.

Scuola

La Legge di Bilancio 2021 incrementa il Fondo per l’arricchimento e l’ampliamento dell’offerta formativa e per gli interventi perequativi, istituito nel 1997 con la legge n. 440. 

L’incremento ammonta a 117,8 milioni di euro per l’anno 2021 e a 106,9 milioni di euro per l’anno 2023 e di 7,3 milioni di euro per il 2024 e il 2025, e di 3,4 milioni di euro 2026. Un incremento consistente e prolungato nel tempo che mira a ridurre le disuguaglianze e a favorire la fruizione ottimale del diritto all’istruzione anche per i soggetti privi di mezzi.

Al fine di potenziare l’innovazione didattica e digitale nelle scuole, è incrementato con più di 8 milioni di euro il Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche di cui all’art. 1, comma 62, della legge n. 107 del 2015.

L’incremento di tale fondo è funzionale a garantire alle scuole azioni di coinvolgimento degli animatori digitali in ciascuna istituzione scolastica.

Risorse sono stanziate anche per interventi di riqualificazione dell’edilizia scolastica.

In particolare si estende fino al 31 dicembre 2021 l’opportunità per i sindaci di operare a favore di interventi per edilizia scolastica di cui all’art. 7ter del decreto-legge 8 aprile 2020, n. 22.

Università

Nuove misure sono prese per garantire il diritto allo studio e la funzionalità del sistema della formazione superiore.

In particolare, per riconoscere al maggior numero di studenti l’esonero, parziale o totale, dal contributo annuale, è incrementato il Fondo per il finanziamento ordinario delle università di cui all’art. 5, comma 1, lett. a), della legge n. 537 del 1993. L’incremento si attesta a 165 milioni di euro. 

Tali esoneri saranno definiti tramite decreto che il Ministero dell’Università e della Ricerca dovrà emanare entro 60 giorni dalla presente Legge di Bilancio, sentita la Conferenza dei Rettori delle università italiane.

Per le medesime finalità, è incrementato di 8 milioni il Fondo per il funzionamento amministrativo e per le attività didattiche delle istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica statali. Anche per queste istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica, il decreto del Ministro dell’Università e della Ricerca da emanare entro 60 giorni dovrà definire i criteri di riparto delle risorse e gli esoneri totali o parziali.

Per promuovere il diritto allo studio degli studenti capaci e meritevoli ma privi di mezzi, che presentano i requisiti di eleggibilità di accesso ai LEP di cui all’art. 8 del d.lgs n. 68 del 2021, è incrementato di 70 milioni di euro il Fondo integrativo statale per la concessione di borse di studio.

La Legge di Bilancio 2021, inoltre, incrementa i fondi da offrire a università e istituti superiori non statali legalmente riconosciuti di cui all’art. 2 della legge n. 243 del 1991,

Sono incrementati, inoltre, i fondi per le residenze universitarie statali e per i collegi di merito accreditati di 4 milioni di euro.

Ricerca

È incrementata di 15 milioni di euro la spesa che può essere sostenuta per la progressione di carriera dei ricercatori universitari a tempo indeterminato in possesso di abilitazione scientifica nazionale di cui all’art. 6, comma 5sexies, lettera b), del d.l. 162 del 2019.

Inoltre, con riferimento a tali risorse, complessivamente di 30 milioni di euro, le università statali sono autorizzate a bandire le procedure per la chiamata di professori universitari di seconda fascia riservate ai ricercatori universitari a tempo indeterminato in possesso di abilitazione scientifica:

  • fino al 50% dei posti per professori, di cui all’art. 18 della l. n. 240 del 2010
  • per almeno il 50% dei posti per la chiamata nel ruolo di professore di prima e seconda fascia di professori di seconda fascia e ricercatori a tempo indeterminato in servizio nella stessa università, di cui all’art. 24, comma 6, della l. n. 240 del 2010.

È incrementato il Fondo per le esigenze emergenziali del sistema dell’Università, delle istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica e degli enti di ricerca, di cui all’art. 100, comma 1, del d.l. 17 marzo 2020, n. 18, di 34,5 milioni di euro per l’anno 2021

Sono prese, inoltre, misure a sostegno della ricerca. In particolare, è incrementato di 65 milioni di euro annui a decorrere dal 2021 il fondo ordinario per enti e istituzioni di ricerca di cui al d.lgs. n. 204 del 1998. 

È istituito, inoltre, il Fondo per la promozione e lo sviluppo delle politiche del Programma nazionale per la ricerca, con una dotazione di 200 milioni di euro per il 2021 e il 2022 e di 50 milioni per il 2023. Tale fondo è istituito per rafforzare le misure di sostegno per la ricerca scientifica indicate nel Programma di ricerca e per garantire lo sviluppo di linee strategiche nel campo della ricerca, coerenti con il programma di ricerca e innovazione dell’Unione europea. 

Per poter ripartire e utilizzare tali risorse sarà necessario istituire uno o più decreti del Ministro dell’Università e della ricerca.

È istituita la fondazione denominata «Fondazione per il futuro delle città », avente il compito di promuovere il progresso della ricerca e dell’alta formazione basata su soluzioni prevalentemente vegetali, al fine di garantire lo sviluppo del sistema produttivo nazionale in relazione alla transizione verde dell’Italia. 

È istituito anche il Fondo per l’edilizia e le infrastrutture di ricerca con una dotazione di 100 milioni di euro per il 2021 e il 2022, di 250 milioni di euro per il 2023, di 200 milioni per gli anni 2024, 2025, e di 150 milioni di euro per il 2026 fino al 2035.

Sport 

Per l’anno 2021, al Ministero dell’Università e della ricerca sono assegnati 5 milioni di euro per essere trasferiti all’università degli studi di Roma «Tor Vergata» per la definizione dei contenziosi in essere, con i soggetti affidatari del progetto e dei lavori, connessi alla mancata realizzazione della Città dello Sport. Contestualmente, Tor Vergata trasferisce in favore dell’Agenzia del demanio, il diritto di proprietà dell’area in cui insiste la Città dello sport, nonché delle opere già realizzate unitamente ai progetti già sviluppati per la sua realizzazione, per consentire il completamento delle opere ovvero la revisione dei progetti stessi. L’atto traslativo deve essere stipulato e trascritto, in ogni caso, entro il 31 marzo 2021.

Per la sua manutenzione, all’Agenzia del demanio è assegnata la somma di 3 milioni di euro annui per gli anni dal 2021 al 2023. La convenzione tra l’Università degli studi di Roma Tor Vergata e la società assegnataria dei lavori, stipulata il 23 ottobre 1987, deve ritenersi cessata, a tutti gli effetti, alla data di definizione dei contenziosi in essere.

È istituito un fondo con una dotazione di 50 milioni di euro per l’anno 2021 per potenziare l’attività sportiva di base. Si tratta di potenziare lo sport nei territori per tutte le fasce della popolazione e di ottimizzare gli interventi di prevenzione primaria, secondaria e terziaria attraverso l’esercizio fisico.