È stata approvata lo scorso 30 dicembre la Legge di Bilancio 2021. Scopriamo insieme cosa prevede!

Il Senato ha approvato la Legge di Bilancio 2021 lo scorso 30 dicembre. Si tratta di una manovra da 40 miliardi di euro che stanzia fondi nel campo di sanità, ambiente, scuola, servizi pubblici e prevede sgravi fiscali a sostegno dei datori di lavoro per sostenere l’occupazione giovanile e femminile.

Dal momento che sono molteplici i settori di intervento della Legge di Bilancio 2021, saranno oggetto di questo approfondimento tutte le misure per promuovere la parità di genere e sostenere l’imprenditoria femminile.

LAVORO FEMMINILE: ASSUNZIONI

La Legge di Bilancio stabilisce l’esonero contributivo del 100% di cui all’art. 4, commi 9 -11, della legge 28 giugno 2012, n. 92, per l’assunzione di lavoratrici donne tra il 2021 e il 2022, nell’importo massimo di 6000 euro. Cosa vuol dire?

Se il contratto di lavoro con una lavoratrice donna è trasformato da tempo determinato a tempo indeterminato, sono ridotti i contributi per 18 mesi dall’assunzione. 

FONDO CONTRO LE DISCRIMINAZIONI E LA VIOLENZA DI GENERE

Il Ministero dell’Economia ha istituito il Fondo contro le discriminazioni e la violenza di genere, con 2 milioni di euro annui per il 2021, 2022 e il 2023.

Questo, al fine di garantire le attività di promozione della libertà femminile e di genere e le attività di prevenzione e contrasto alle forme di violenza e discriminazione fondate sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità.


Tali fondi saranno destinati alle associazioni del terzo settore che:

  • hanno nello statuto, come finalità e obiettivi, la promozione della libertà femminile e di genere, la prevenzione e il contrasto della discriminazione di genere;
  • svolgono la propria attività da almeno 3 anni e hanno un cv da cui risulta lo svolgimento di attività documentate in attuazione delle finalità suindicate.

Tali spese sono destinate al funzionamento e alla gestione delle associazioni, nonché al personale formato e qualificato e al recupero e alla rieducazione dei soggetti maltrattanti.

Per tali fini, le amministrazioni competenti concedono l’utilizzo collettivo di beni immobili del patrimonio pubblico in comodato d’uso gratuito alle associazioni che gestiscono luoghi fisici di incontro, relazione e libera costruzione della cittadinanza, fruibili per tutte le donne e in cui si svolgano attività di promozione di attività socio-aggregative, auto-imprenditoriali per l’autonomia in uscita dalla violenza e culturali dedicate alle questioni di genere e di erogazione di servizi gratuiti alla comunità di riferimento.

Le modalità e i criteri di erogazione di tali fondi saranno disciplinati entro il 31 marzo 2021 dal Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

RIENTRO A LAVORO PER LAVORATRICI DONNE

Al fine di sostenere il rientro al lavoro delle lavoratrici madri e di favorire la conciliazione dei tempi di lavoro e dei tempi di cura della famiglia, il Fondo per le Politiche della famiglia è incrementato di 50 milioni di euro. Tale somma sarà destinata al sostegno e alla valorizzazione delle misure organizzative adottate dalle imprese per favorire il rientro al lavoro delle lavoratrici madri dopo il parto.

IMPRENDITORIA FEMMINILE

Nella Legge di Bilancio 2021 è istituito il Fondo a sostegno dell’impresa femminile, con una dotazione di 20 milioni di euro per il 2021 e il 2022.

Il Fondo è destinato a promuovere e sostenere l’avvio e il rafforzamento dell’imprenditoria femminile, la diffusione dei valore dell’imprenditorialità e del lavoro femminile.

Inoltre, si intende massimizzare il contributo quantitativo e qualitativo delle donne allo sviluppo economico e sociale del Paese.

Il Fondo è finalizzato ad attuare:

  • a) interventi per sostenere l’avvio dell’attività, gli investimenti e il rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale delle imprese femminili, con specifica attenzione ai settori dell’alta tecnologia;
  • b) programmi e iniziative per la diffusione della cultura imprenditoriale tra la popolazione femminile;
  • c) programmi di formazione e orientamento verso materie e professioni in cui la presenza femminile deve essere adeguata alle indicazioni di livello dell’Unione europea e nazionale.

Gli interventi di cui alla lettera a) sono:

  • contributi a fondo perduto per avviare imprese femminili, con particolare attenzione alle imprese individuali e alle attività libero-professionali in generale e con specifica attenzione a quelle avviate da donne disoccupate di qualsiasi età;
  • finanziamenti senza interesse, finanziamenti agevolati e combinazione di contributi a fondo perduto e finanziamenti per avviare e sostenere le attività di imprese femminili;
  • incentivi per rafforzare le imprese femminili, costituite da almeno trentasei mesi, nella forma di contributo a fondo perduto per l’integrazione del fabbisogno di circolante nella misura massima dell’80 per cento della media del circolante degli ultimi tre esercizi; 
  • percorsi di assistenza tecnico-gestionale per attività di marketing e di comunicazione durante tutto il periodo di realizzazione degli investimenti o di compimento del programma di spesa, anche attraverso un sistema di voucher per accedervi;
  • investimenti nel capitale, anche tramite la sottoscrizione di strumenti finanziari partecipativi, a beneficio esclusivo delle imprese a guida femminile tra le start-up innovative;
  • azioni di comunicazione per la promozione del sistema imprenditoriale femminile italiano e degli interventi finanziati.

Gli ulteriori interventi di cui alle lettere b) e c) sono:

  • iniziative per promuovere il valore dell’impresa femminile nelle scuole e nelle università;
  • iniziative per la diffusione di cultura imprenditoriale tra le donne;
  •  iniziative di orientamento e formazione verso percorsi di studio nelle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche;
  • iniziative di sensibilizzazione verso professioni tipiche dell’economia digitale;
  • azioni di comunicazione per diffondere la cultura femminile d’impresa e promuovere i programmi finanziati.

Per realizzare tali programmi, è promossa la collaborazione con le regioni e gli enti locali, con le associazioni di categoria, con il sistema delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e con i comitati per l’imprenditoria femminile, anche prevedendo forme di cofinanziamento tra i rispettivi programmi in materia.

I finanziamenti del Fondo saranno ripartiti con decreto del Ministero dello sviluppo economico entro 60 giorni.

COMITATO IMPRESA DONNA

Nella Legge di Bilancio 2021 è istituito il Comitato impresa donna. Il Comitato:

  • mira ad attuare le linee di indirizzo per l’uso delle risorse del Fondo a sostegno dell’impresa femminile;
  • conduce analisi economiche, statistiche e giuridiche relative alla questione femminile nell’impresa;
  • formula raccomandazioni relativamente allo stato della legislazione e dell’azione amministrativa, nazionale e regionale, in materia di imprenditorialità femminile e in generale sui temi della presenza femminile nell’impresa e nell’economia;
  • contribuisce alla redazione di una relazione annuale.

La partecipazione al Comitato è svolta a titolo gratuito, senza erogazione di compensi, gettoni di presenza, rimborsi di spese e altri emolumenti comunque denominati ai partecipanti.

FONDO DI SOSTEGNO AL VENTURE CAPITAL ”FEMMINILE”

La Legge di Bilancio 2021 dota di ulteriori 3 milioni di euro il Fondo di sostegno al venture capital, nato per sostenere investimenti nell’ambito delle start-up.

Tali risorse sono finalizzate a sostenere investimenti per progetti di imprenditoria femminile a elevata innovazione ovvero a contenuto di innovazione tecnologica, che prevedono il rientro dell’investimento iniziale esclusivamente nel lungo periodo. I progetti devono essere realizzati in Italia da società il cui capitale è detenuto in maggioranza da donne.

PARITÀ SALARIALE DI GENERE

Per garantire la parità salariale di genere, il Ministero del lavoro istituisce il Fondo per il sostegno della parità salariale di genere.

Il Fondo sarà dotato con 2 milioni di euro ogni anno a decorrere dall’anno 2022. Tali contributi sono destinati alla copertura finanziaria di interventi per il sostegno e il riconoscimento del valore sociale ed economico della parità salariale di genere e delle pari opportunità sui luoghi di lavoro.