È arrivato ieri il Sì del Parlamento europeo alla risoluzione per introdurre negli Stati membri il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso. Scopriamo di più!

Con l’approvazione della risoluzione presentata dal Movimento 5 Stelle, il Parlamento europeo ha accolto l’inserimento nell’ordinamento penale degli Stati membri del reato di organizzazione di stampo mafioso. Tale disposizione ha un’importanza preminente nella lotta contro le organizzazioni di stampo mafioso in tutt’Europa.

LA PROPOSTA DI RISOLUZIONE

La risoluzione approvata è la A9 – 0270/2020, presentata dalla parlamentare europea (M5S) Sabrina Pignedoli, riguardante “L’applicazione del diritto europeo 2017, 2018, 2019″. 

La finalità perseguita dalla risoluzione è quella di contrastare le attività delle associazioni a delinquere di stampo mafioso a livello europeo, inserendo negli ordinamenti di ciascun stato membro uno specifico reato di associazione mafiosa al pari dell’Italia.

La risoluzione muove da alcune importanti considerazioni.

Anzitutto, gli Stati membri dell’Unione hanno la responsabilità di recepire, applicare e attuare le disposizioni del diritto dell’UE correttamente e di fornire i rimedi giurisdizionali sufficienti per garantire una protezione giuridica efficace nei settori di competenza dell’UE. Fondamentale per attuare le finalità dell’Unione è la collaborazione e il dialogo tra Paesi membri.

In merito al reato di associazione mafiosa, nella risoluzione si prende atto della disomogeneità delle legislazioni nazionali dei singoli Stati. Inoltre, si ritiene che tali legislazioni siano inadeguate a contrastare la criminalità organizzata transfrontaliera.

Ciò detto, si ritiene indispensabile l’aggiunta del reato di associazione criminale di stampo mafioso, caratterizzato da particolari tattiche intimidatorie.

L’IMPORTANZA DEL SÌ ALLA RISOLUZIONE

Con l’approvazione della risoluzione, il Parlamento europeo ha espresso la volontà di criminalizzare in tutt’Europa il reato di associazione mafiosa. I benefici che ne derivereranno sono molteplici.

Il riconoscimento di un medesimo reato in tutta Europa consentirà agli Stati di collaborare per il contrasto alle mafie.

La Commissione europea sarà dunque chiamata a emanare una Direttiva. Questo perchè la risoluzione non è una norma vincolante, ma è una sorta di raccomandazione. Le singole Commissioni del Parlamento europeo propongono delle risoluzioni. Qualora queste siano approvate dal Parlamento, hanno la portata di raccomandazione. Le risoluzioni sono rivolte o al Consiglio dell’Unione europea o alla Commissione europea. In quest’ultimo caso, con tale risoluzione, si chiede alla Commissione l’emanazione di una direttiva specifica per contrastare la criminalità organizzata a livello europeo, ispirata al modello italiano.