La tampon tax, cioè la tassa sugli assorbenti e sui prodotti igienici femminili, è diventata da qualche anno a questa parte oggetto di dibattito pubblico. L’attenzione mediatica crescente per questo tema si deve in concomitanza con l’abolizione o riduzione della tampon tax da parte di alcuni Paesi come, ad esempio, Gran Bretagna, Lussemburgo, Malta, Cipro e Francia o come in Scozia, il primo Paese al mondo a garantire la fornitura gratuita di assorbenti e tamponi a tutte le donne.

In Italia, per i prodotti igienici femminili è, invece, prevista l’IVA al 22%. Nonostante siano stati presentati emendamenti alla scorsa legge di bilancio per abbassare l’IVA al 5%, tale riduzione si è ottenuta solo per alcune tipologie di prodotti igienici, in particolare per quelli biodegradabili e compostabili.

A fronte di questo, alcuni Comuni italiani hanno intrapreso delle iniziative, assieme alle farmacie comunali, volte a garantire ai consumatori un prezzo ridotto dei prodotti igienici femminili. Non si tratta di una vera e propria abolizione dell’IVA, quanto di una copertura del prezzo, affinché ai consumatori venga garantito un prezzo pari a quello che si avrebbe senza il computo dell’IVA. Questo grazie alle convenzioni con le farmacie del proprio Comune ovvero con la copertura dell’importo dell’IVA alle stesse da parte del Comune.

Riteniamo che tali iniziative non possano rimanere appannaggio di pochi Comuni ma debbano essere condivise da tutti gli Enti locali. Si tratta di una questione non più procrastinabile, che ha bisogno di un impegno concreto. Per questo, in attesa di un intervento a livello nazionale, abbiamo rivolto una richiesta ufficiale al Presidente della Provincia di Lecce, Stefano Minerva, e all’Assessore al Welfare della Regione Puglia, Rosa Barone, per avviare un percorso volto all’abolizione o alla riduzione del costo degli assorbenti, tramite il coinvolgimento di tutti i Comuni pugliesi, di modo che il costo totale sia, per l’acquirente, pari a quello scomputato da IVA. Non solo. Abbiamo, inoltre, richiesto uno studio qualitativo delle fasce economicamente a rischio nei territori di competenza così da prevedere, se del caso, un piano di agevolazioni economiche per l’acquisto di prodotti sanitari e igienici femminili per le fasce più deboli.

A seguito delle nostre richieste, inoltrate qualche settimana fa, abbiamo ricevuto celere risposta da parte del Presidente della Provincia e dell’Assessore al Welfare della Regione, i quali si sono impegnati a coinvolgere i Comuni pugliesi per iniziative di sensibilizzazione per contenere le imposte sui prodotti igienici femminili, in modo da abbassarne i costi.

Siamo veramente felici della sensibilità dimostrata dalle Istituzioni verso questo tema, dal quale crediamo passino inclusione e parità di genere. Li ringraziamo non solo per aver accolto da subito il nostro invito ma, soprattutto, per aver preso in carico la proposta con serietà e impegno. 

Ora tocca a te! Se anche tu vuoi coinvolgere il tuo Comune, la tua Provincia o la tua Regione, scrivici e insieme provvederemo a contattare gli Enti locali più prossimi a te! 

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