Il prezzo del gas ha subito forti rincari nelle ultime settimane, soprattutto a causa del contesto geopolitico attuale. Perché il costo delle bollette degli italiani dipende dal prezzo del gas e chi decide il prezzo del gas? Scopriamolo insieme.

Il prezzo del gas è determinato su un mercato di riferimento di Amsterdam dove si forma il cosiddetto Title Transfer Facility (TTF), cioè l’indice di riferimento del gas europeo. 

Sul mercato di Amsterdam, ogni giorno, vengono scambiati i futures, cioè contratti a termine standardizzati con il quale le parti si impegnano a scambiare una certa attività a un prezzo prefissato e con liquidazione differita a una data futura. Nel caso di specie, i futures hanno come bene il gas e comportano per l’acquirente il diritto di comprare il gas in un determinato periodo. Quanto al termine, i futures possono avere scadenze ravvicinate o scadenze più lontane, dalle quali si può desumere l’andamento dei prezzi in futuro. 

Il mercato di Amsterdam, come le borse finanziarie, è aperto ogni giorno dal lunedì al venerdì fino alle 18:00 e in questo lasso di tempo gli operatori si scambiano i futures in tempo reale, determinando così la variazione del prezzo. Al pari dei prodotti finanziari, anche nel caso delle contrattazioni il prezzo aumenta all’aumentare della domanda. Più aumenta la richiesta di acquisto del gas, più il suo costo aumenta, come sta avvenendo in queste settimane. 

Perché il prezzo del gas è aumentato?

Nelle ultime settimane abbiamo assistito a un aumento record del costo del gas che ha superato persino i 341 euro al megawattora.

L’aumento del prezzo del gas è determinato dalla crescente domanda del combustibile determinata dalla necessità per gli Stati di assicurarsi l’indipendenza energetica nei prossimi mesi. Prima causa dell’aumento della quotazione del gas è la guerra in Ucraina. 

A causa dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, infatti, gli Stati europei hanno inflitto al Cremlino ingenti sanzioni economiche. La Russia, tuttavia, è il principale fornitore di gas per i Paesi europei, compresa l’Italia. Per questo motivo l’energia è divenuta strumento di ricatto della Russia, ingenerando il fondato timore per gli Stati di perdere la fornitura del gas. Timore sempre più crescente anche in considerazione delle molteplici chiusure del gasdotto NordStream da parte della multinazionale Gazprom. Da ultima quella del 31 agosto scorso, giustificata da motivi di manutenzione e che sarebbe dovuta durare fino al 3 agosto ma che, a seguito del tetto massimo al prezzo del petrolio, è stata prorogata a tempo indefinito.

Nonostante il trend in aumento del gas, negli ultimi giorni di agosto il prezzo del gas è sceso in concomitanza del calo della domanda. A determinarlo è stata in particolare la Germania, che ha dichiarato di poter colmare le riserve con un mese di anticipo rispetto al previsto visti gli acquisti massicci di gas.

Perché il prezzo delle bollette degli italiani dipendono dal gas?

Negli ultimi mesi, famiglie e imprese italiane hanno ricevuto bollette dell’energia elettrica esorbitanti a causa dell’aumento vertiginoso del costo del gas.

La ragione di un siffatto aumento è da ravvedersi nel meccanismo del prezzo marginale fissato sul livello più alto. Il meccanismo utilizzato nelle Borse europee, infatti, calcola il costo dell’energia elettrica parametrandolo sul livello più alto registrato, a prescindere dalla fonte di energia impiegata. Quando la domanda di elettricità raggiunge un livello determinato, l’energia elettrica viene venduta al prezzo dell’ultimo scambio effettuato sul mercato. Dal momento che la domanda di gas è aumentata a dismisura rispetto alla domanda di altre fonti di energia, il prezzo di tutte le fonti energetiche anche quelle rinnovabili raggiunge quello del gas, ancorché più elevato.

La ratio di un simile sistema di calcolo si fondava, negli anni Novanta, sulla necessità di promuovere gli investimenti nelle fonti di energia rinnovabili, rendendo meno conveniente fonti come il carbone così da favorirne la dismissione. Tale meccanismo ha funzionato bene per decenni ma ora lo scenario è radicalmente mutato. 

Per questo motivo, una soluzione per contrastare l’aumento del prezzo delle bollette è il decoupling, ossia il disaccoppiamento del prezzo del gas da quello dell’elettricità.